La chiesa venne eretta nel 1577 quale oratorio della Confraternita della Morte, che reggeva il vicino Ospedale. Restaurata nel 1659 dopo le devastazioni subite nel corso di eventi bellici di quegli anni, fu infine portata al suo aspetto attuale con i lavori eseguiti nel 1727, quando si curò il rifacimento dell’interno e si riedificò la torre campanaria. La forma esterna della chiesa è quadrangolare, La facciata, ora sacrificata da un piccolo piazzale, prospettava anticamente sulla Contrada della Croce, così chiamata per l’esistenza in quel tempo di una grande croce di ferro sull’argine del Po, sostenuta da una colonna di marmo. L’interno della chiesa, di forma ottagonale, è sorprendentemente ricco di affreschi. La sua decorazione pittorica si deve all’artista casalasco Marco Antonio Ghislina, al quale va attribuita pure parte della quadreria. L’attico è sormontato da una cupola di elegante forma, dotata di otto costoloni che partono dagli angoli dell’ottagono, e terminante in un lanternino. Fino al 1775 la chiesa fu curata dalla Confraternita della Morte; alla sua soppressione la disponibilità fu trasmessa al parroco di San Leonardo, chiesa della quale è rimasta tuttora sussidiaria.
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